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«A volte il mio cervello produce pensieri a tradimento. Ovvero genera un pensiero e il suo contrario. Cioè pensieri quasi logici che non s'incontrano. Ed io rimango appesa, come se i miei stessi pensieri non fossero presenti a me stessa. A quale parte di me dare fiducia? La vita io credo sia fatta di istanti selezionabili. Esistono, al mondo, persone che si ricordano di tutto, io no, io ricordo solo emozioni e intensità. Quindi, non mi chiedete le date, non mi chiedete precisamente neanche i luoghi. Ho quel tipo di memoria che fa acqua da tutte le parti. Chiedetemi di volti, sguardi, parole e sentimenti e saprò cosa dirvi. Chiedetemi di possibilità e aperture e sicuramente avrò storie da raccontarvi. Ma, visto che le storie di cui posso narrare sono comunque archiviate da una memoria fragile, soggetta al soggetto, cioè io, piuttosto suggestionabile nel quotidiano dall'emozione del momento, direi che dichiaro di mentire, o meglio di fingere, o meglio di inventarmi le storie a partire da vissuti rielaborati, da ricordi fraintesi e frammentari. Speriamo a questo punto di essere almeno divertenti, nel senso originario, di portare altrove».